In questa sentenza la Corte di Cassazione è stata chiamata a decidere sul ricorso presentato dall’amministratore delegato di una società condannato nei due primi gradi di giudizio in ordine al delitto di lesioni colpose ai danni di un lavoratore dipendente infortunatosi nello stabilimento della società per essere stato investito, mentre manovrava un transpallet, da un carrello elevatore condotto da un altro dipendente dell’azienda Nella fattispecie la Corte di Cassazione sostiene che nell’esame del caso in questione la Corte di Appello non si sia soffermata adeguatamente sulla natura della delega in atti non verificando in maniera appropriata se sussistessero le condizioni di operatività e l'effettività dell'esercizio da parte del delegato dei poteri e delle attribuzioni conferite in materia di sicurezza sul lavoro.
Pertanto la Corte di Cassazione ha ritenuto di annullare la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di provenienza per un nuovo giudizio nel quale valutare la delega in atti, chiarire se ed in che termini la stessa potesse essere rilevante ai fini della individuazione del datore di lavoro in senso prevenzionistico e individuare il perimetro dei doveri di controllo che siano residuati in capo al delegante.
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